#SbloccaItalia ed Estrazioni in Basilicata raddoppiate, la farsa del PD: Governatore e capogruppo mai così vicini ieri in Regione il battesimo mediatico
POTENZA 10/11/2014 – I media nazionali stanno CENSURANDO questa notizia! La sede della regione Basilicata a Potenza è stata “assediata” pacificamente dagli studenti, dalle associazioni ambientaliste e da numerosi movimenti #notriv che protestano contro il raddoppio delle estrazioni petrolifere previsto dallo #SbloccaItalia in Basilicata e in altre regioni italiane.
“No” al petrolio, gli studenti non mollano In più di mille davanti al Palazzo della Regione. L’assedio continua e la manifestazione di ieri segue idealmente quella di sabato scorso, organizzata da alcune sigle e movimenti ambientalisti, scesi in piazza per dire “no” alle previsioni dello Sblocca Italia e, più in generale, alle politiche di aggressione del territorio e dell’ambiente in Basilicata. Pittella riceve una delegazione di studenti : «Dai fossili possiamo creare sviluppo conciliando tutela ambientale. No alla disinformazione»
POTENZA – In viale Verrastro gli assedi al Palazzo non sono certo storia nuova. Ma ieri mattina faceva un certo effetto vedere così tanti giovani al posto dei soliti volti che generalmente animano la protesta. Differenti per età e soprattutto per motivazione. A interpretare il dissenso rispetto alla linea della Regione sullo Sblocca Italia e quindi sul petrolio, sono stati i molti, moltissimi studenti degli istituti potentini. Più di mille, secondo la Questura. Due mila per gli organizzatori. C’erano anche le associazioni, ma, ancora una volta (come nella manifestazione di sabato scorso) troppo pochi, gli adulti. Sono in molti a fare i calcoli: in tanti, sì, anche perché meglio in piazza che a scuola. Ma tra coloro che ieri hanno aderito alla protesta c’è anche la consapevolezza crescente di un futuro che dipende da come sapranno costruirlo in prima persona, fin da ora.
I manifestanti sono partiti in corteo da piazza don Bosco per raggiungere la sede istituzionale per eccellenza della regione. Hanno portato al Palazzo la richiesta di impugnare l’articolo 38 dello “Sblocca Italia” che toglie le competenze ai territori in fatto di autorizzazioni ambientali per trasferirle a Roma. “Trivelle a casa di Pittella”, “Pittella, esci fuori e vieni a confrontarti dal vivo”, sono gli slogan che rimbombano davanti alla sede della Giunta regionale. Il presidente riceve una delegazione di studenti che lo ha ricevuto personalmente.
I componenti della delegazione chiedono al governatore lucano di «difendere la Basilicata», impugnando il decreto, perché con le nuove norme «la regione sarà trivellata in ogni angolo».
Tutto sucede mentre Pittella incontra Speranza. Il governatore sull’art. 38: pare non ci siano condizioni per impugnarlo. Pittella ha spiegato che, sull’articolo 38 del decreto, “non credo vi siano, rispetto all’ultima formulazione, le condizioni per ricorrere alla Corte Costituzionale”. Speranza: premier inopportuno sull’uso del termine “comitatini”
10/11/2014 POTENZA – “La Basilicata non è e non sarà una gruveria. Non faremo sconti a nessuno perchè non facciamo sconti a noi stessi” E’ quanto ha detto stamane il Presidente della giunta regionale, Marcello Pittella, nel corso dell’incontro con il capogruppo del Pd alla Camera, Roberta Speranza. ore 10:30. Sala Verrastro. Una mattinata dedicata allo Sblocca Italia e ai risultati raggiunti che, tanto Pittella quanto Speranza, definiscono straordinari e “di prim’ordine”.
A tenere banco è il contestato articolo 38 in materia di concessioni alle estrazioni, tanto contestato dall’opinione pubblica, che da più parti sta chiedendo che la Regione si opponga. Ma Pittella ribadisce il suo no e ne illustra le ragioni ““non credo vi siano, rispetto all’ultima formulazione, – ha detto il Presidente – le condizioni per ricorrere alla Corte Costituzionale: questo non significa non tenere alta l’attenzione nell’interlocuzione con il Governo e con il Ministero, e non significa escludere l’interlocuzione con le associazioni e i comitati lucani.” Dello stesso avviso anche Speranza. “Non siamo di fronte – ha detto il capogruppo – ad una perdita di sovranità, ma in una fase nuova che si apre con la riforma del Titolo Quinto, che porta il tema dell’energia al Governo, come accade in tutti i Paesi occidentali. Il percorso è ineludibile, e il tema di fondo è come questo percorso si affianca alle garanzie per le popolazioni” .
“Quello che bisogna combattere – hai poi ricarato la dose Pittella – è la disinformazione che aumenta la sfiducia nei cittadini. Noi li incontreremo per socializzare i risultati ottenuti e per spiegare quanto faremo per la sicurezza e il controllo ambientale d’intesa con Arpab ed Ispra”. Al di là del tema ambientale, a colpo d’occhio emerge anche quello politico. Intorno allo stesso tavolo Pittella e Speranza. Saranno prove tecniche di un nuovo clima e quadro politico? Ma Speranza dice “questo è politicismo e non mi interessa. Se in Parlamento non siamo uniti e non la smettiamo di guardare alle questioni interne dei partiti, non rendiamo un servizio alla Basilicata: nei prossimi giorni farò tutto il possibile per una nuova interlocuzione con il Governo, perché i risultati importanti che abbiamo portato a casa possano realizzarsi nel più breve tempo possibile.” Fonte
“In dieci mesi – ha detto Pittella – abbiamo accelerato, conseguendo risultati che inseguiamo da anni. Partivamo da una situazione di svantaggio con 35 milioni persi a favore della Liguria e del Veneto, rischiavamo di perdere 150 milioni di euro del fondo idrocarburi per il 2010 e 2011 e il bonus carburante toccava a tutti, indistintamente per fasce di reddito. Era stato tradito lo spirito del memorandum riconoscendo con il decreto Zanonato-Saccomanni alle Regioni dove si estraggono idrocarburi solo un tetto di 50 milioni di euro e solo per le nuove estrazioni effettuate da societa’ appositamente costituite. Ora – ha ribadito il governatore – la carta benzina, trasformata in card sociale, recuperera’ 75 milioni di euro all’anno per le 30 mila famiglie lucane che vivono sotto la soglia di poverta’ che ci consentiranno di mettere in campo, sperimentalmente, un programma per il reddito minimo e politiche attive per il lavoro”. Pittella, inoltre, ha espresso soddisfazione per l’allentamento dal Patto che “espunge le royalties del petrolio che sono risorse autoprodotte e non sono derivanti da trasferimenti erariari”
Protesta PACIFICA contro il raddoppio delle perforazioni Selvagge:
Oggi la sede della regione Basilicata a Potenza è stata “assediata” pacificamente dagli studenti, dalle associazioni ambientaliste e da numerosi movimenti #notriv che protestano contro il raddoppio delle estrazioni petrolifere previsto dallo #SbloccaItalia in Basilicata e in altre regioni italiane.
Questa decisione, imposta dall’alto senza coinvolgere le comunità locali, sta sollevando il netto dissenso della stragrande maggioranza della popolazione lucana, pugliese, campana, abruzzese, siciliana e di tutte le altre regioni che, direttamente o indirettamente, sarebbero interessate dalle trivelle.
Qui non si tratta più di essere di questo o di quel colore politico, ma si parla di autodeterminazione dei popoli: in democrazia il popolo (inteso anche come comunità locale/regionale) DEVE poter decidere il proprio destino e a mio avviso questi giovani, i nostri figli, ci stanno dando una bella lezione di democrazia e una grande speranza per il futuro! (foto Donato Ramunno)
Video Completo dell’incontro:
COMUNICATO STAMPA DEL M5S POTENZA
Il 9 dicembre un’altra grande manifestazione contro le trivelle selvagge
Il M5s di Potenza si mobilita per avviare numerose iniziative e incontri preliminari con cittadini, associazioni, ambientalisti e studenti in vista dell’evento finale davanti il palazzo della Regione per chiedere di impugnare la legge Sblocca Italia
Il M5s non darà tregua al presidente della Regione Pittella e a tutti i consiglieri regionali della Basilicata fin quando non impugneranno davanti alla Corte costituzionale la sciagurata legge Sblocca Italia voluta dal governo Renzi e da Roberto Speranza e la volontà di voler più che raddoppiare le estrazioni petrolifere in Basilicata.
Dopo la straordinaria manifestazione di Scanzano Jonico del 9 novembre scorso e le numerose proteste che si stanno svolgendo nel capoluogo e in varie zone della regione, varie iniziative e un’altra manifestazione ancora più grande e partecipata si terrà a Potenza il 9 dicembre prossimo, sotto i palazzi della Regione Basilicata.
Questa volta a lanciare la mobilitazione è il M5s di Potenza che ieri sera ha svolto un’assemblea degli iscritti dove è stato deciso all’unanimità di raccogliere il grido di dolore contro le trivelle selvagge che si sta levando a macchia d’olio e a tutti i livelli.
Il M5s di Potenza organizzerà la mobilitazione avviando una serie di incontri preliminari, per fare in modo che a dicembre si attui un evento dove siano presenti tutti coloro che ritengono inaccettabile consentire che la Basilicata grazie all’articolo 38 della legge Sblocca Italia venga sconvolta dalle estrazioni petrolifere senza nessuna possibilità decisionale sul piano locale rispetto agli iter autorizzativi.
Cittadini, associazioni, ambientalisti, studenti, sindaci, gli abitanti della Val d’Agri e dell’Alto Sauro già duramente colpiti dai danni del petrolio, saranno invitati a partecipare all’evento per far sentire la voce di tutti e convincere Pittella e il Consiglio regionale della Basilicata a produrre il ricorso alla Consulta per dimostrare l’incostituzionalità della legge Sblocca Italia e impegnarsi a trovare le soluzioni per bloccare lo scempio in corso da anni nelle realtà lucane già interessate dagli impianti di idrocarburi.
I lucani non possono accettare che per ragioni dovute agli interessi economici delle compagnie petrolifere e del governo nazionale, l’ambiente, l’agricoltura e il turismo vengano devastati in tutta la regione così come sta avvenendo in Val d’Agri, dove le estrazioni hanno causato l’inquinamento delle falde acquifere e dell’aria con l’aumento di malattie e patologie tumorali. In più, l’esperienza insegna che il petrolio genera pochissimi posti di lavoro e le royalties che vengono assegnate ai Comuni e alla Regione non giustificano i danni provocati dalla distruzione del settore agricolo e dello sviluppo turistico.
E’ assurdo e inconcepibile che la Basilicata e l’Italia continuino ad investire sulle energie fossili quando ci sono le fonti rinnovabili che non sono più marginali come si vuol far credere, ma rappresentano il 40% per cento dell’energia elettrica prodotta in Italia. Il fotovoltaico e le energie rinnovabili sarebbero anche in linea con il Piano 2020 e 2030 dell’Unione europea e potrebbero assicurare molti più posti di lavoro.
Il M5s sta operando da tempo su queste tematiche con i propri portavoce eletti nelle istituzioni europee, nazionali e regionali, con la manifestazione del 9 dicembre a Potenza si darà un supporto a Piernicola Pedicini, Mirella Liuzzi, Vito Petrocelli, Gianni Leggieri e Gianni Perrino, affinché possano ottenere maggiori risultati e sentire la vicinanza degli attivisti e dei cittadini.
Per il Movimento 5 Stelle di Potenza
Savino Giannizzari, Portavoce consigliere comunale
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